La “misura attiva” più efficace e devastante del KGB: l’Operation Denver


di Enrico Speranza – Nel periodo storico definito comunemente come “guerra fredda” il servizio di spionaggio estero sovietico (KGB) progettò e realizzò numerose forme di “influenza e manipolazione” dell’opinione pubblica mondiale tese a screditare e dividere sul piano internazionale i paesi capitalisti ed in particolar modo l’eterno ed acerrimo nemico ideologico: gli Stati Uniti D’America. Leggi tutto…

Disinformazione e terrorismo: “misure attive” sovietiche in Italia e in Europa negli anni della Guerra Fredda. Parte 2

di Luigi Sergio Germani. Parte seconda – Il sostegno sovietico al terrorismo in Europa e in Italia

Dopo il crollo dei regimi comunisti dell’Europa centro-orientale nel 1989-90 furono de-segretati molti documenti, provenienti dagli archivi delle polizie segrete di tali regimi, che confermarono la tesi circa il sostegno sovietico a diverse formazioni terroristiche costituite in Europa alla fine degli anni ’60, Leggi tutto…

Il paper integrale di Massimiliano Di Pasquale e Iryna Kashchey su “Narrazioni strategiche russe nei libri di testo delle scuole secondarie di primo grado italiane”

Sono diverse le riflessioni che si possono fare dopo aver esaminato un campione di ventotto libri di geografia adottati nelle scuole secondarie di primo grado italiane. Un primo ordine di considerazioni attiene alla qualità riscontrata nei manuali che è mediamente povera.

I testi infatti uniscono narrazioni di base molto simili alle narrazioni strategiche diffuse dalla macchina propagandistica del Cremlino, a inesattezze, imprecisioni e, in alcuni casi, a marchiani errori fattuali. Pur con qualche differenza – vi sono testi sicuramenti migliori di altri ma non ce n’è nessuno che non presenti inesattezze e parzialità – i libri analizzati appaiono accomunati da un impianto metodologico (ideologico?) simile, consapevolmente o inconsapevolmente, organico all’immagine della Russia consolidatasi in Italia negli ultimi 80 anni.

 

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Interventi a impatto cognitivo e guerra ibrida

manipolazione cognitiva e guerra ibrida

di Massimo Ortolani
La manipolazione di natura cognitiva rappresenta notoriamente una delle più formidabili  armi oggi utilizzabili nella guerra ibrida, in quanto l’impatto della veicolazione di messaggi subdolamente misinformativi e disinformativi (MeD), nella misura in cui viene percepito come eccessivamente rischioso o minaccioso per una fisiologica competizione tra Stati,  Leggi tutto…

Attacchi ad personam e narrazioni strategiche russe

di Massimiliano Di Pasquale – Leggendo l’articolo di Elena Basile “Ucraina, su cosa si fonda il negoziato Trump-Putin”, pubblicato domenica 16 febbraio 2025 da Il Fatto Quotidiano, ci saremmo aspettati di trovare un’analisi dettagliata della trattativa in corso tra Stati Uniti e Russia per la cessazione della guerra in Ucraina. Leggi tutto…